        Il nuovo Triumph Racing Team con base negli Stati Uniti si fonda su una nuova partnership instaurata con Bobby Hewitt, e schierer&agrave; due moto nella categoria MX 250cc 4-tempi a partire dall&rsquo;edizione 2024 del SuperMotocross World Championship (West and East Coast), a cui seguir&agrave; nel 2025 l&rsquo;esordio nella classe 450cc. Il team verr&agrave; ufficialmente supportato dal Design and Engineering department interno di Triumph Motorcycles, responsabile per le progettazione e lo sviluppo di telaio e powertrain della nuova gamma MX ed Enduro che si trova in una avanzata fase di testing sul campo.  Il gruppo dirigenziale Triumph con Carmichel e i verticci della nuova struttura americana Ricerca e sviluppo in UK, in America una nuova struttura racing La divisione Triumph Racing &egrave; situata presso il Global Headquarter di Triumph Motorcycles ad Hinckley, in UK, che&nbsp; ospita le attivit&agrave; direzionali, di ricerca e sviluppo, design, ingegnerizzazione e prototipazione, mentre la struttura dedicata al SuperMotocross World Championship saranno localizzata in una nuova facility allo stato dell&rsquo;arte, in US.&nbsp;Triumph Racing ha recentemente ufficializzato la partecipazione al FIM Motocross World Championship tramite un team factory guidato da Thierry Chizat-Suzzoni, attualmente impegnato nella preparazione dei campionati MX2 250cc dal 2024 e MXGP 450 cc dal 2025.&nbsp;  Il logo scelto da Triumph Racing per l'avventura nel Supermotocross Carmichael: "E&rsquo; una grande notizia" Bobby Hewitt - Triumph Racing Team Owner (SuperMotocross World Championship and US Amateur MX):&nbsp;"Ho sempre pensato che prima o poi sarei tornato nell&rsquo;ambiente delle competizioni ma poterlo fare a supporto di un brand iconico come Triumph e con l&rsquo;obiettivo di creare la nuova struttura Triumph Racing in US &egrave; un&rsquo;opportunit&agrave; che non potevo neppure immaginare. Triumph Motorcycles &egrave; stata una presenza costante nella mia famiglia e il fatto che ora abbiano deciso di esordire in modo cos&igrave; strategico e professionale nel mondo delle competizioni offroad &egrave; uno stimolo per il nostro sport in generale e per la crescita in particolare negli Stati Uniti. Mi ritengo estremamente fortunato per il fatto di avere nuovamente al mio fianco Scuba (Steve Westfall) e di poter contare sull&rsquo;esperienza di Dave (Dave Arnold) e Dudley (Dudley Cramond). Sono onorato di poter collaborare con il team di Hinckley e non vedo l&rsquo;ora che arrivi il 2024 per lanciare nel Campionato la nuova squadra.&rdquo; Ricky Carmichael - Global Off-Road Ambassador, Triumph: &nbsp;&ldquo;E&rsquo; una grande notizia. La storia di successo di Bobby parla per lui! Il team che ha assemblato sta gi&agrave; lavorando insieme ai tecnici di Hinckley, ci troviamo ormai nelle ultime fasi dello sviluppo. Si tratta di alcuni dei professionisti pi&ugrave; seri e affermati che puoi incontrare nei paddock, con una reputazione che conferma la convinzione e l&rsquo;impegno di Triumph. Faccio fin da subito gli auguri a Bobby e a tutto il team in vista dell&rsquo;esordio nel Campionato dal 2024.&rdquo;  da sx: Ivan Cervantes e Ricky Carmichael sono i due ambassador scelti da Triumph nell'offroad Jeremy Appleton - Global Racing Manager, Triumph: &nbsp;&ldquo;Il nostro ingresso nel Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship nel 2024, con un Team Factory supportato in modo ufficiale conferma il nostro impegno a competere ai pi&ugrave; alti livelli nell&rsquo;offroad. Questa nuova avventura al fianco di Bobby, Scuba, e il resto della squadra, la loro esperienza e la competenza che hanno dimostrato, &egrave; sono asset totalmente coerenti con la nostra ambizione di produrre delle motociclette in grado di rivestire un ruolo significativo nella storia del Supercross e del Motocross.&rdquo;       

Triumph Motorcycles parteciper&agrave; al Monster Energy AMA SuperMotocross World Championship a partire dalla stagione 2024, tramite un team supportato a livello ufficiale e che sar&agrave; incaricato di gestire e coordinare tutte le attivit&agrave; del costruttore britannico del mondo MX negli Stati Uniti

SX AMA: arriva Triumph

This summer saw Triumph Motorcycles confirm that it has developed a specific project to produce enduro bikes for professional use as of 2023, and now it appears that Ducati and MV Agusta have also launched a two-year plan to manufacture MX and enduro bikes.  The experience of the Pierer Mobility AG Group with its own brand bikes for KTM off-road, Husqvarna Motorcycles and GASGAS has served as an example in a premium sector in which riders, enthusiasts and off-road users renew their bike pool every two or three years on average, fuelling a used bike market that has never been in crisis, with numbers in the region of 7000 units per year.  Just look at the official Italian registration numbers for bikes destined for enduro use as of 30 November 2021 &ndash; a total of 5010 vehicles registered since the beginning of 2021 and divided as follows: KTM 1434 bikes; Beta 1082, Husqvarna 787, GASGAS 491, MotoBike 403 (specialists in the Euro 5 registration of the various 125 2T brands), Sherco 285, Honda 208, TM Racing 184, Vent 76, Fantic Motorcycles 42, Yamaha and Kawasaki 9.  Triumph with Cervantes and Carmichael   To assist in the development of its bikes, Triumph has hired two champions of the calibre of five-time enduro world champion, Ivan Cervantes, and SuperCross USA ace, Ricky Carmichael.  When Ivan Cervantes retired from racing four years ago, he was immediately hired by the Spanish Federation (RFME) to follow young Spanish riders destined for the World EnduroGP and Sei Giorni.  In an interview for English website enduro21, Cervantes states that he was contacted by Triumph and asked whether he still had a contract with KTM. Having had no agreement for two years, he was asked if he&rsquo;d like to visit the Triumph HQ in Hinckley, UK, to test the Tiger model.  &quot;When I got to the factory, they showed me a Tiger and we took a few photos, but then they took me to an office and had me sign a confidentiality contract, but I thought it would be in relation to some new adventure bike&quot;, comments Ivan. &quot;There was a presentation, slides appeared, all of them adventure bikes, and suddenly, on the screen it appears: &lsquo;New Project Enduro &amp; Motocross bike. Then they continued by telling me that they wanted to count on me in their project, because they considered me one of the best enduro riders historically and my profile was the perfect fit for their new Enduro project, It is something that motivates me a lot. I wanted to know what the project would be like and where things were going. It will be a completely new bike, with a 100% Triumph engine and chassis. When you see that a figure like Carmichael becoming part of the team, you realise that Triumph&rsquo;s commitment is truly serious. Obviously, the manufacture of MX and Enduro motorcycles follows a concept very similar to that of other brands that have differentiated models for both disciplines. I can only tell you that we are working hard on all of this. We will still take a while to make it happen, and the news is good but people need a little patience before it comes out.&rdquo;  Translated by Heather Watson  MXGP: Rene Hofer&rsquo;s 711 race number is retired 

With Triumph having hired two champions of the calibre of Ricky Carmichael and Ivan Cervantes, Ducati and MV Agusta have now launched a plan to produce professional MX and enduro bikes

First Triumph, and now Ducati and MV Agusta look to MX and enduro

Dopo la notizia dell&#39;estate confermata da Triumph Motorcycles di aver dato vita a un progetto specifico per produrre moto da Enduro destinate all&#39;uso agonistico da commercializzare dal 2023, sembrerebbe pi&ugrave; che sicuro che anche Ducati e MV Agusta avrebbero gi&agrave; varato un piano di lavoro biennale finalizzato alla produzione di moto da Cross e Enduro.  Del resto, l&#39;insegnamento del Gruppo Pierer Mobility AG con i propri brand di moto per il fuoristrada KTM, Husqvarna Motorcycles e GASGAS, ha fatto da esempio in un settore premium in cui piloti, semplici appassionati ed utenti del fuoristrada, al massimo ogni due/tre anni rinnovano il proprio parco moto, andando ad alimentare anche un mercato dell&#39;usato che non conosce crisi con numeri valutati di circa 7.000 veicoli all&#39;anno.  Basta poi vedere i numeri ufficiali dell&#39;immatricolato al 30 novembre 2021 delle moto destinate all&#39;enduro che vedono un totale di ben 5.010 veicoli targati da inizio 2021 cos&igrave; suddivisi: KTM 1.434 moto; Beta 1.082, Husqvarna 787, GASGAS 491, MotoBike 403 (specializzata nell&#39;immatricolazione Euro 5 delle varie marche di 125 2T), Sherco 285, Honda 208, TM Racing 184, Vent 76, Fantic Motorcycles 42, Yamaha e Kawasaki 9.  Triumph con Cervantes e Carmichael     Triumph per lo sviluppo delle proprie moto da enduro e cross ha ingaggiato due campioni del calibro del cinque volte iridato di Enduro Ivan Cervantes, mentre per il cross ha puntato sull&#39;asso del SuperCross Usa, Ricky Carmichael.  Da quando Ivan Cervantes quattro anni fa si &egrave; ritirato dalle gare di enduro &egrave; stato subito ingaggiato dalla Federazione Spagnola (RFME) con il programma di seguire i giovani piloti spagnoli per il Mondiale EnduroGP e Sei Giorni.  Cervantes, in una intervista rilasciata al sito inglese enduro21, ha dichiarato di essere stato chiamato da Triumph per sapere se aveva ancora qualche tipo di contratto con KTM, ma non avendo nessun tipo di accordo ormai da due anni, gli &egrave; stato chiesto se voleva andare alla Triumph a Hinckley in Inghilterra, per testare il modello Tiger.  &quot;Quando sono arrivato in fabbrica, mi hanno mostrato una Tiger e abbiamo scattato alcune foto, ma poi mi hanno portato in un ufficio dove ho siglato un contratto riservato. Successivamente c&#39;&egrave; stata una presentazione dove sono apparse delle foto di moto adventures, ma sullo schermo &egrave; apparso: nuovo progetto Enduro e moto da cross - ha raccontato Ivan -. Passata la sorpresa, hanno continuato dicendomi che volevano contare su di me per il loro progetto, perch&eacute; mi consideravano uno dei migliori piloti da Enduro. La cosa mi ha inorgoglito e nei discorsi mi &egrave; stato detto che la loro moto sar&agrave; completamente nuova, con motore e telaio 100% Triumph. Quando mi hanno comunicato che anche Carmichael era coinvolto nel progetto ho capito che l&#39;impegno di Triumph era davvero serio. Ovviamente, la produzione di moto MX ed Enduro seguir&agrave; un concetto molto simile a quello di altri marchi che hanno modelli differenziati per entrambe le discipline. Posso solo dirvi che stiamo lavorando duramente su tutto questo. Ci vorr&agrave; ancora un po&#39; di tempo per realizzarlo, e le notizie sono buone, ma il pubblico dovr&agrave; avere un po&#39; di pazienza prima che escano queste nuove Triumph&quot;.   

Dopo la Triumph, che ha ingaggiato due campioni del calibro di Ricky Carmichael e Ivan Cervantes, anche Ducati e MV Agusta avrebbero gi&agrave; varato un programma per realizzare moto da Cross e Enduro professionali

Dopo Triumph, anche Ducati e Mv Agusta pensano a moto da cross ed enduro

Ora &egrave; ufficiale: Triumph (qui la prova della Speed Triple 1200 RS) nella prossima stagione entrer&agrave; a far parte del mondo delle competizioni MX ed Enduro. Alla base di questa notizia bomba c&rsquo;&egrave; un nuovo progetto con cui la Casa inglese punta decisamente in alto ed &egrave; gi&agrave; all&rsquo;opera per produrre una nuova gamma di motociclette, dedicate ai piloti professionisti e amatoriali delle due classi.  Un annuncio decisamente speciale   Un nuovo e importante capitolo della marca di Hinckley sta cos&igrave; prendendo forma, e proprio nel 2022 festegger&agrave; 120 anni di storia con questa grande novit&agrave;. Due sono gli assi nella manica: la leggenda mondiale del Motocross Ricky Carmichael e 5 volte Campione del Mondo di Enduro Iv&agrave;n Cervantes che fanno parte del team interno che si sta occupando della progettazione e dello sviluppo delle nuove moto.  Nick Bloor, CEO Triumph Motorcycles Ltd, ha dichiarato: &ldquo;L&rsquo;annuncio di oggi celebra l&rsquo;inizio di un capitolo completamente nuovo per il nostro brand, una sfida emozionante che siamo orgogliosi di poter condividere. Siamo convinti al 100% di poter rappresentare un competitor solido e consistente all&rsquo;interno di un mondo in cui la competizione &egrave; elevatissima, con un grande obiettivo in mente: quello di offrire una nuova gamma di motociclette, altamente performanti ed eccitanti, a nuove generazioni di motociclisti Triumph&rdquo;.  La coppia di assi   Per lanciarsi in questa nuova sfida Triumph ha voluto al proprio fianco due ex piloti di grande fama. Ricky Carmichael ha raccontato: &ldquo;Sono onorato di poter contribuire al successo di un Costruttore cos&igrave; prestigioso, e con tutta la modestia possibile penso di poter contribuire a rendere veloci e competitive le nuove moto che verranno realizzate per le competizioni. A questo punto della mia carriera, trovo estremamente stimolante poter partecipare alla realizzazione di un progetto come questo, partendo dai primissimi passi. L&rsquo;ingresso di un Marchio cos&igrave; importante porter&agrave; ulteriore entusiasmo e alzer&agrave; il livello della competizione!&rdquo;  E poi la parola a Ivan Cervantes: &ldquo;Mi sono appassionato alle motociclette Triumph quando ero ancora un bambino, attraverso i film e la televisione. Quindi &egrave; fantastico essere coinvolto in un progetto cos&igrave; importante fin dall&rsquo;inizio. Ho sempre sognato, da pilota, di poter mettere a disposizione la mia esperienza per progettare una futura gamma di moto da offroad partendo assolutamente dall&rsquo;inizio&rdquo;.  MXGP, il Gran Premio di Olanda va a Tim Gajser 

Il Marchio inglese ha deciso di fare questo grande passo, iniziando un nuovo importante capitolo. Dalla loro parte avranno nomi illustri quali Carmichael e Cervantes

Motocross ed Enduro: arriva Triumph

Il Mondiale EnduroGP &egrave; partito dal Portogallo, proprio da dove aveva lasciato lo scorso anno. Dopo sette mesi, &egrave; stata la cittadina di Marco de Canaveses, nel distretto di Porto, a ospitare la prima della nuova stagione iridata, con il Gran Premi d&rsquo;apertura del 2021 sempre in piena era Covid-19. Nonostante i vaccini e le norme sanitarie di prevenzione, la speranza &egrave; che la pandemia possa finalmente essere in fase di regressione. Anche perch&eacute; subito dopo il Portogallo, la carovana del Mondiale (gi&agrave; mercoled&igrave;) sar&agrave; in Italia, a Edolo (Brescia), per il secondo round.  l  MXGP Russia, a Orlyonok Gajser suona la carica  La stagione   A met&agrave; luglio ci sar&agrave; l&rsquo;altra doppia trasferta, con i due GP in Estonia e Svezia e a ottobre il duplice appuntamento in Germania e Francia. Le novit&agrave; sono comunque tante, non soltanto legate all&rsquo;aspetto tecnico-sportivo di piloti e team ma anche nella promozione del campionato, contraddistinto dall&rsquo;impegno diretto della FIM &ldquo;pro tempore&rdquo; per il solo 2021. Diciamo subito che gi&agrave; con la scadenza al 31 dicembre 2020 per gli accordi di gestione del Mondiale tra la FIM e il precedente Promoter, la stessa Federazione aveva annunciato di voler subentrare direttamente per un anno nella cura dell&rsquo;immagine e della comunicazione del Mondiale, disponendo anche un bando di concorso per il periodo 2022-2032 (scaduto lo scorso 31 marzo) per un nuovo promoter della EnduroGP. Insomma, il campionato del Mondo, a livello istituzionale e amministrativo, si &egrave; proiettato verso il futuro, senza pi&ugrave; contrasti o fratture tra la EnduroGP e WESS. WESS Promotion GmbH e FIM hanno infatti siglato un&rsquo;alleanza, decidendo di unire le forze per migliorare ulteriormente l&rsquo;Hard Enduro. Dunque, prima della fine del 2020, la FIM e il Gruppo KTM-Husqvarna-GASGAS, avevano gi&agrave; fatto pace, accordandosi per far cadere quel muro che nel 2018 aveva diviso in due il mondo dell&rsquo;Enduro, con il gruppo austriaco che abbandon&ograve; il Mondiale per partecipare esclusivamente con i propri piloti ufficiali soltanto alle gare del campionato World Enduro Super Series (WESS), usufruendo di eventi gi&agrave; esistenti di grande successo.  Torna la KTM   Il ritorno alla EnduroGP del gruppo KTM &egrave; la notizia sportiva pi&ugrave; clamorosa per l&rsquo;off-road in questo inizio di 2021. La KTM ha avviato il rientro in EnduroGP con Josep Garcia (E2), successivamente, attraverso la GASGAS, con Andrea Verona (E1), mentre a difendere i colori Husqvarna Motorcycles sar&agrave; il Team JET-Zanardo, con il confermato inglese Joe Wootton (E2), il neoacquisto Jamie McCanney (E3) e il ligure Davide Soreca (E1). Belle novit&agrave; per il Mondiale 2021 in Portogallo anche dal Team TMBoano Factory con un quartetto tutto d&rsquo;attacco formato da Matteo Cavallo (E1), Wil Ruprecht (E2) e dai due Junior, Lorenzo Macoritto (EJ1) e Matteo Pavoni (EJ2). Sono davvero tante le formazioni Made in Italy che prenderanno parte alla EnduroGP 2021; si va dalla riconferma del Team Beta con gli inglesi vincitutto nel 2020 Steve Holcombe (E2-EnduroGP) e Brad Freeman (E3), all&rsquo;attesissimo debutto iridato della Fantic con il Team E50 che schierer&agrave; il francese Loic Larrieu in sella alla nuova XEF 250 4T (E1), poi la XE 125 2T con Davide Guarneri, come pure il D&rsquo;Arpa Racing che avr&agrave; il vice iridato Youth 2021, Jed Etchells (Junior-EJ1). Tra le altre squadre in parte rinnovate, da seguire Honda Racing di Matteo Boffelli, Sherco-CH Racing di Fabrizio Azzalin, Lunigiana Honda-RedMoto di Gianni Belloni, JET-Fantic con i giovani Youth, la squadra Beta-Entrophy di Nicol&ograve; Mori, il Team KTM Pro Racing Sport di Alex Belometti che oltre allo Junior Manolo Morettini, assister&agrave; numerosi altri piloti spagnoli e tedeschi. Il quattro volte iridato Ivan Cervantes guider&agrave; invece l&rsquo;agguerrita giovane formazione spagnola della RFME, gi&agrave; vincitrice del titolo iridato Youth 2020 con Sergio Navarro, passato quest&rsquo;anno alla Junior. In Portogallo ci saranno anche le ragazze della classe EW, guidate dalla campionessa 2020 Jane Daniels e dalla spagnola Mireia Badia, seconda lo scorso anno. Tra le altre ragazze in gara, le tre spagnole Kate Vall, Aida Castro e Sandra Gomez, la francese Justin Martel, la portoghese Joana Gon&ccedil;alves mentre &egrave; attesa anche la pluriridata Laia Sanz, che contestualmente ha annunciato anche il ritorno al Trial iridato.  Gli italiani   Occhi puntati sui piloti italiani. Se gli avversari da battere per tutti saranno i due inglesi della &ldquo;Jet Royal Air Force&rdquo; iridati 2020 Holcombe, (E2 e EnduroGP) e Freeman (E3), quella che tutti chiamano la &ldquo;pattuglia azzurra&rdquo;, con evidente riferimento alla formazione acrobatica delle &ldquo;frecce tricolori&rdquo;, &egrave; il gruppo di piloti e team Made in Italy pi&ugrave; numeroso della EnduroGP. Partendo dalla E1 questa classe vede in pole position per il podio Andrea Verona (campione 2020) e Matteo Cavallo anche se i due azzurri dovranno fare i conti con i francesi Espinasse e Larrieu, il belga Antoine Magain, il brasiliano Bruno Crivilin a cui aggiungere nella lotta per la Top 5 anche i nostri Samuele Bernardini, Soreca e Davide Guarneri, quest&rsquo;ultimo probabilmente in gara con la 125 2T in una sfida tutta da seguire con le 250 4T dei suoi avversari. Si tratta di una E1 pi&ugrave; in salute che mai, come testimoniato dalla presenza di ben sei Case ufficiali: Fantic, GASGAS, Honda-RedMoto, Husqvarna, Sherco e TM. Per la E2 il discorso &egrave; simile sempre con sei Case con impegno Factory: Beta, Honda-RedMoto, Husqvarna, KTM, Sherco e TM. L&rsquo;attenzione sar&agrave; sul confronto tra il sette volte iridato Holcombe e lo spagnolo Garcia, quest&rsquo;ultimo al ritorno ufficiale al Mondiale dopo aver conquistato nel 2017 il titolo dell&rsquo;allora Enduro2 passando successivamente le ultime tre stagioni nelle gare WESS con risultati altalenanti. Candidato a fare da terzo incomodo tra Holcombe e Garcia &egrave; sicuramente l&rsquo;australiano Ruprecht, che arriva al Mondiale E2 da leader della classifica assoluta tricolore 2021.    Non si pu&ograve; non aggiungere alla lotta per la Top 5 anche i nostri Thomas Oldrati e Alex Salvini, entrambi in cerca di una rivincita dagli infortuni che hanno condizionato il loro inizio di stagione. Da non dimenticare gli inglesi Joe Wootton e Alex Snow e, soprattutto, il neozelandese Hamish MacDonald, quest&rsquo;ultimo campione Junior 2020.  Sar&agrave; tutto Made in England il podio E3? La fantasia lascia poco spazio alla realt&agrave;; favorito numero uno &egrave; colui che pu&ograve; bissare il titolo vinto nel 2020, Brad Freeman, con i due fratelli Mc Canney, Daniel e Jamie a contendersi gli altri due gradini del podio. Da seguire il vice campione 2020, lo spagnolo Jaume Betriu, il francese Antoine Basset e il giovane iberico Enric Francisco. Unico pilota di scuola italiana presente in questa classe &egrave; il sammarinese Thomas Marini. Come nella E1, anche la Junior potrebbe essere terreno di caccia dei giovani azzurri: Lorenzo Macoritto e Matteo Pavoni puntano non soltanto al successo assoluto ma rispettivamente a quello della EJ1 e EJ2. Sempre tra gli Junior altri giovani italiani del progetto Pata Talenti Azzurri FMI sono in grado di lottare per il podio o, quantomeno, per le prime cinque posizioni: si tratta di Claudio Spanu (EJ1), Manolo Morettini (EJ1), Enrico Zilli (EJ2), Enrico Rinaldi (EJ2). Anche qui per&ograve; gli avversari sono tanti e agguerriti: l&rsquo;iridato EJ1 Roni Kytonen, gli stessi Jed Etchells, Daniel Mundell e Tomas Font (EJ1), Max Ahlin (EJ2), e il campione 2021 Youth Sergio Navarro. Nella Youth la parte del leone potrebbe farla la Fantic con il favoritissimo inglese Harry Edmondson e gli azzurrini Riccardo Fabris, Daniele Delbono e Kevin Cristino. Possibilit&agrave; di puntare al podio anche per Gabriele Pasinetti e Lorenzo Bernini, ultimi citati in una lunga carrellata azzurra.  Enduro, Enrico Rinaldi: &quot;Mi manda pap&agrave;&quot;  &nbsp; 

Dopo il Portogallo, il campionato continua con la tappa in Italia. La pattuglia tricolore pu&ograve; insidiare la Jet Royal Air Force di Holcombe e Freeman. Con il ritorno del colosso KTM, saranno tante le battaglie da seguire

EnduroGP, quante sfide all&#39;orizzonte

        I giovani dell&rsquo;Enduro italiano crescono e in questo primo scorcio del 2021, assieme allo scalpitante Andrea Verona e al ritrovato Matteo Cavallo, la pattuglia tricolore degli &ldquo;Under 23&rdquo; comprende Matteo Pavoni, il sammarinese Thomas Marini e i giovanissimi Manolo Morettini, Enrico Rinaldi, Enrico Zilli, Kevin Cristino, Daniele Delbono, Lorenzo Bernini, Riccardo Fabris, oltre a un altro pilota di buone speranze, che quest&rsquo;anno potrebbe riservarci delle belle sorprese nel mondiale Junior. Parliamo di Lorenzo Macoritto. Classe 1997, il &ldquo;Maco&rdquo;, fino a poco tempo fa faticava a camminare dopo un serio infortunio al ginocchio sinistro. Nel marzo 2019, mentre si stava allenando in condizioni fisiche precarie, nel tentativo di partecipare alla prima prova degli Assoluti d&rsquo;Italia, le sue lesioni peggiorarono. Operato nel giugno 2019 ai legamenti&nbsp;crociati, anteriore&nbsp;e&nbsp;posteriore e ai due&nbsp;collaterali del ginocchio sinistro, Lorenzo &egrave; stato costretto a rimanere fermo per l&rsquo;intera stagione, riprendendo timidamente ad andare in moto soltanto nel gennaio 2020. Sfortuna addio? Neppure per sogno, perch&eacute; il giovane pilota friulano &egrave; dovuto restare fermo altri due mesi, a primavera, a causa del lockdown. Finalmente, nel luglio scorso, la prima prova degli Assoluti d&rsquo;Italia l&rsquo;ha visto ritornare alle gare, dove &egrave; subito salito sul podio, ottenendo una terza e seconda posizione. Nel secondo round del campionato, Macoritto &egrave; stato nuovamente secondo e terzo. Alla terza, Lorenzo ha vinto le due giornate e nell&rsquo;ultima prova, con un primo e un secondo posto ha fatto suo il titolo nazionale Junior, davanti a Matteo Pavoni, quest&rsquo;ultimo amico e rivale, nonch&eacute; suo compagno di squadra nel Team Boano. Oggi Macoritto ha un anno in pi&ugrave; (sono 22), ha maturato ancora pi&ugrave; sicurezza con la squadra di Jarno Boano e grazie anche al lavoro invernale con il gruppo dei giovani del progetto Pata Talenti Azzurri FMI. L&rsquo;obiettivo del &ldquo;Maco&rdquo; &egrave; di essere nel 2021 tra i pi&ugrave; veloci non soltanto negli Assoluti della 250 2T perch&eacute; vuole puntare anche a un piazzamento di rilievo nella classifica generale dell&rsquo;Italiano nel confronto con i vari top rider stranieri, mentre al Mondiale Junior saranno scintille con l&rsquo;amico rivale Pavoni. Quella (s)volta che: la Superlega dell'Enduro Una passione nata da piccolo  Lorenzo, come ti sei avvicinato all&rsquo;Enduro? &ldquo;Da bambino mi piaceva Superman, ma pensavo: non &egrave; come vorrei essere perch&eacute; a me piacciono le moto. Si, perch&eacute; a quattro anni mio padre Sandro e mia madre Paola mi portavano in giro con il camper a vedere le gare di Cross. Poi a Natale mio padre mi regal&ograve; una Malaguti 50 con cui iniziai a partecipare ad alcune lezioni di Minicross e fin da subito mi piacque il fuoristrada. Ho iniziato a partecipare alle prime gare di Minicross e successivamente sono passato al Minienduro. Dopo qualche anno ho corso nel campionato regionale Friuli di Minicross salendo di classe con la KTM nella 50 e 85. A 14 anni ho deciso di passare al Minienduro con la Valenti 50 disputando le prime gare. Ho preso parte a tutto il campionato italiano Minienduro dal 2007 al 2012, escludendo il 2010, quando sono stato costretto a un anno di stop dopo la frattura dell&rsquo;omero destro per una caduta con la mia KTM 85 in gara alla Malpensa&rdquo;.  Molti Enduristi sono lombardi, di Bergamo e dintorni. Tu sei friulano, come Edi Orioli, un campione dell&rsquo;Enduro prima e della Dakar poi. &ldquo;Effettivamente &egrave; un po&rsquo; uno svantaggio perch&eacute; nella nostra regione non ci sono molti percorsi su cui allenarsi a differenza invece di Bergamo, Brescia e dintorni. Ringrazio infinitamente la mia famiglia per i sacrifici che ha dovuto affrontare per permettermi di allenarmi sulle piste in Veneto e in Lombardia. Senza di loro non avrei potuto arrivare fino a qui&rdquo;. Nel tuo curriculum scrivi che la tua rivista preferita &egrave; Motosprint! &ldquo;S&igrave;, fin da bambino ho sempre trovato su Motosprint tutte le notizie di attualit&agrave; delle gare; MotoGP, Cross con ampi servizi anche sull&rsquo;Enduro, specialit&agrave; che siete gli unici a seguire bene, come per le altre specialit&agrave; del Fuoristrada perch&eacute; sono un grande appassionato di tutto l&rsquo;off-road&rdquo;. Come vivi la rivalit&agrave; con Pavoni? &ldquo;Io e Matteo siamo sempre stati rivali fin dal Minienduro. Rivali in gara nel massimo del rispetto delle regole. Frequentandoci, il nostro rispetto &egrave; accresciuto come pure la relativa stima trasformando il nostro rapporto in amicizia. Viviamo praticamente insieme durante la settimana in allenamento nella sede del team a Caraglio. Ci siamo sempre confrontati in gara uno contro l&rsquo;altro ma nel tempo siamo stati compagni di squadra e sempre amici. Quest&rsquo;anno sar&agrave; un anno particolare perch&eacute; pur essendo amici saremo avversari con l&rsquo;obiettivo comune di vincere il Mondiale. Diciamo che nel Team Boano c&rsquo;&egrave; un po&rsquo; di rivalit&agrave; ma ci siamo sempre confrontati. Passiamo insieme anche i giorni pre-gara e sono contento di avere Pavoni compagno di team&rdquo;. Passato, presente e futuro  Dal 2019 sei al Team Boano, prima con la Beta, oggi con la TM. Hai avuto difficolt&agrave; in questo cambiamento tecnico e quali sono le differenze tra l&rsquo;attuale moto e quella vecchia? &ldquo;Il passaggio alla TM &egrave; stato abbastanza significativo perch&eacute; dopo tre anni molto positivi con la Beta, tralasciando l&rsquo;anno in cui sono stato fermo per il brutto infortunio al ginocchio, passare a una moto nuova non &egrave; facile. All&rsquo;inizio ho avuto un po&rsquo; di difficolt&agrave; nel trovare la migliore confidenza con la moto. Ora siamo riusciti a trovare il giusto set up per le mie esigenze di guida, anche se non dobbiamo smettere si lavorare e fare test. Mi trovo bene con telaio e ciclistica ma mi devo ulteriormente adattare al motore. Il potenziale della TM &egrave; evidente, poi per qualsiasi problema Jarno chiede e loro sono sempre pi&ugrave; che disponibili. Sto comunque migliorando; ora attendiamo di continuare il trend positivo nelle prossime gare&rdquo;. Chi &egrave; il tuo mito? &ldquo;Il mio pilota di riferimento &egrave; sempre stato Ivan Cervantes per il suo stile di guida, la personalit&agrave;, la velocit&agrave; in tutte le tipologie di prove speciali, la simpatia e disponibilit&agrave; con i tifosi. Cervantes &egrave; tutt&rsquo;ora un esempio da seguire anche per come sta lavorando per l&rsquo;Enduro in Spagna. Sta contribuendo alla crescita di alcuni giovani&rdquo;. Cosa ti aspetti dal futuro? &ldquo;L&rsquo;Enduro &egrave; uno sport completo perch&eacute; abitui alla fatica tutte le parti del corpo e la relativa muscolatura. Poi ci sono la tecnica di guida, le differenti tipologie di percorsi e la fatica perch&eacute; le gare durano otto ore. &Egrave; indispensabile un buon allenamento invernale, bisogna seguire una dieta equilibrata perch&eacute; le riserve di energie durano poco. Non &egrave; come nel Cross che hai 30/40 minuti di manche e poi hai delle pause in cui puoi con recuperare le energie. Spero di migliorare nelle speciali estreme&rdquo;. Preferisci due o quattro tempi? &ldquo;Preferisco la 2T perch&eacute; &egrave; la tipologia che ho sempre usato sin da bambino. Ho fatto soltanto una gara nel 2016 con la 4T. Avr&ograve; modo pi&ugrave; avanti di provare la 4T&rdquo;. Pavoni a parte, chi temi maggiormente tra tuoi avversari per il Mondiale? &ldquo;Fra i piloti favoriti al titolo iridato Junior ci sono Kytonen, Navarro che nel 2020 ha vinto la Youth, Spanu. Ma non penso agli avversari, cerco di concentrarmi su me stesso, guidare bene de essere il pi&ugrave; possibile veloce. Sar&agrave; una Junior molto combattuta&rdquo;. La FIM sar&agrave; Promoter pro tempore per il Mondiale 2021. Cosa ti aspetti dopo i problemi della specialit&agrave; degli ultimi anni? &ldquo;Speriamo che con questa novit&agrave; e con il risolversi della pandemia si riesca ad avere pi&ugrave; concretezza dal punto di vista dell&rsquo;immagine e soprattutto della presenza di pubblico alle gare, naturalmente Covid-19 permettendo&rdquo;. Cosa pensi della pace fatta tra FIM e WESS e del nuovo assetto che si &egrave; creato? &ldquo;Il campionato del Mondo Hard &egrave; completamente diverso rispetto al mondiale Enduro classico perch&eacute; contempla tre tipologie di prove speciali, ma con ostacoli e percorsi estremi. Speriamo che con il rientro del Gruppo KTM nel mondiale Enduro ci siano dei miglioramenti di visibilit&agrave; mediatica per la nostra specialit&agrave;, che nel tempo possano fornire vantaggi anche dal punto di vista economico&rdquo;. Alla Sei Giorni, con la Maglia Azzurra hai gi&agrave; vinto tre volte tra i Club nel 2016 in Spagna, 2017 in Francia e 2018 in Cile. E ora... &ldquo;Quest&rsquo;anno spero di poter fare parte della squadra italiana dopo che nel 2019 non ho potuto partecipare per l&rsquo;infortunio al ginocchio. Sappiamo che la squadra USA sar&agrave; presente e mi auguro anche che possa partecipare l&rsquo;Australia senza limitazioni di presenza di pubblico dovuti a problemi di pandemia&rdquo;. Il ritorno all'Enduro di Francesca Nocera       

"Il brutto infortunio al ginocchio del 2019 &egrave; ormai un ricordo: questa pu&ograve; essere una stagione da ricordare, con la TM-Boano voglio il titolo Junior. E poi c&rsquo;&egrave; la Sei Giorni..."&nbsp;

Enduro, Macoritto: “Spero in una stagione memorabile”

Nell&rsquo;ultima tappa utile prima della passerella finale della Dakar 2017, &egrave; stato il portoghese Paulo Goncalves a centrare la vittoria, la sua prima in questa edizione.&nbsp; Il pilota della Honda si &egrave; alternato in testa alla gara con il compagno di marca Joan Barreda (in grande recupero in questi giorni dopo la penalizzazione di un&rsquo;ora che lo ha di fatto escluso da una vittoria certa) e alla fine ha avuto la meglio per un minuto. Un&rsquo;inezia, se si pensano a 288 km che hanno caratterizzato la speciale di oggi.  BRAVO SUNDERLAND - Terzo si &egrave; piazzato il francese Van Beveren (Yamaha, a 2&rsquo;38&rdquo;) che grazie a questo risultato ha messo in cantiere anche il terzo posto assoluto davanti allo spagnolo Farres Guell (KTM), quarto oggi e nella generale. Tappa di grande &ldquo;sostanza&rdquo; per Sam Sunderland: il britannico della KTM ha perso molti minuti per uno stop meccanico ma alla fine ha chiuso quinto a 7&rsquo;25&rdquo; da Goncalves, limitando il gap nei confronti dell&rsquo;avversario pi&ugrave; temibile (Barreda) e chiudendo senza problemi davanti al secondo in classifica generale, Walkner, oggi solo decimo.&nbsp;  QUINTANILLA KO - Il primo italiano all&rsquo;arrivo &egrave; stato Simone Agazzi (Honda), 37esimo. A proposito di azzurri, da segnalare il ritiro di Luca Manca prima del via, quello di Pablo Quintanilla, in lotta per la vittoria finale fino a due giorni fa e quello di Ivan Cervantes per un ko tecnico durante la tappa.  &nbsp;  In collaborazione con la redazione Motori di&nbsp;RedBull.com   Segui la Dakar 2017 su Red Bull Tv: dal 2 al 14 gennaio, highlights, approfondimenti e speciali esclusivi 

I due portacolori della Casa Alata dominano anche l&rsquo;undicesima tappa ma non basta per piegare la resistenza di Sunderland (KTM), bravo a gestire il vantaggio e a vincere (probabilmente) l&rsquo;edizione 2017 della Dakar

Dakar, day11: Goncalves e Barreda, altra doppietta Honda&nbsp;

        La Sei Giorni Internazionale di Enduro (ISDE), ovvero la gara motociclistica off pi&ugrave;  lunga, prender&agrave; il via l'11 ottobre a  Navarra, in Spagna. Per un pilota, in particolare, l'evento sar&agrave; un'occasione davvero memorabile: Ivan Cervantes, alfiere, KTM, il pilota spagnolo di enduro pi&ugrave; vittorioso con cinque titoli mondiali e una vittoria  alla 6 Giorni. Sar&agrave; sia il suo primo e  ultimo ISDE sul terreno di casa.Cervantes, infatti, non aveva preso parte a ISDE 2000 a Granada (l'ultima volta che l'ISDE si era  tenuta in Spagna) e solo poche settimane fa ha annunciato il suo ritiro dalle  competizioni di enduro a tempo pieno. Per questo sar&agrave; un'occasione speciale non solo  per lui personalmente , ma anche per l'enduro spagnolo cos&igrave; come per l'ISDE, che costituir&agrave; l'ultima gara uno dei dei grandi campioni di enduro degli ultimi dieci anni."La Spagna non ha mai vinto la competizione a squadre, e quest'anno crediamo di poter lottare per la vittoria. Abbiamo una squadra molto buona quindi faremo tutto il possibile per vincere. Si tratta di un evento molto speciale per noi e ci sar&agrave; un gran sostegno. Per me personamente sar&agrave; la mia ultima 6 Giorni".Ma all'ISDE Ivan ha gi&agrave; vinto: bel  2008, a Serres, in Grecia, &egrave; diventato il primo e finora  unico pilota spagnolo a vincere la 6 Giorni di Enduro. "Ho apprezzato l'ISDE cos&igrave; tanto nel corso degli anni, e ho alcuni ricordi incredibili", ha commentato Cervantes. Vincere l'assoluta in Grecia nel 2008 &egrave; stato uno dei momenti salienti della mia carriera. Sono stato molto fortunato a vincere, perch&eacute; molti piloti hanno avuto problemi. E' stata una gara dura che si &egrave; conclusa nel migliore dei modi per me.&nbsp; E' stato fantastico essere il primo pilota spagnolo a vincere un ISDE"."So di non essere veloce come in passato, ma insieme ai miei  compagni di squadra credo che la Spagna abbia una buona possibilit&agrave; di  lottare per la squadra a vincere il Trofeo Mondiale. Voglio godermi la gara, la mia ultima Sei Giorni. Sar&agrave; un evento molto speciale, e io sono molto impaziente di parteciparvi", ha concluso Cervantes.       

L'11 ottobre dalla citt&agrave; spagnola di Navarra prender&agrave; il via la pi&ugrave; lunga competizione motociclistica in fuoristrada. E sar&agrave; l'ultima 6 Giorni per Ivan Cervantes

Sei Giorni di Enduro al via

        Thomas Oldrati ha colto il terzo gradino del podio nella seconda edizione della The Wall Extreme, gara di enduro estremo, disputata sull&rsquo;impianto dell&rsquo;Off-road Park di Pietramurata, in Trentino, ed &egrave; il primo degli italiani alle spalle di Alfredo Gomez e Ivan Cervantes. La The Wall Extreme ha visto alla partenza una novantina di piloti di  cui i primi 40 sono passati alla seconda fase della serata con selezione  di altri 20 partecipanti dei quali solo 10 ammessi alle decisive ultime  due prove. Particolarmente impegnative le condizioni climatiche con temperature  oltre 32&deg; e un percorso che non ha risparmiato colpi di scena e ritiri a  ripetizione dei migliori protagonisti del Campionato Mondiale Enduro.&nbsp;Oldrati, pilota bergamasco del Team BBM-Husqvarna Motorcycles Italia ha ottenuto, infatti, il miglior terzo crono assoluto in 1h19&rsquo;45&rdquo;07 al termine delle sei speciali disputate nella prima fase del pomeriggio di sabato e nelle successive tre prove cronometrate della serata. Terminata la prima fase della gara di sabato pomeriggio in sesta posizione al termine di tre Cross Test della durata di tre giri sulla pista del Ciclamino e di tre Enduro Test della prova in linea dell&rsquo;Off-road Park di Pietramurata, Oldrati ha terminato la sua The Wall Extreme in un continuo crescendo facendo suo il terzo gradino del podio della classifica assoluta. Nella seconda e decisiva frazione Oldrati &egrave; stato protagonista della The Wall Extreme lottando fino all&rsquo;ultima speciale per il podio in un testa a testa con lo spagnolo Mario Roman, specialista di gare di enduro estremo, tagliando alla fine il traguardo in terza posizione a 1&rsquo;40&rdquo; dal vincitore Alfredo Gomez e a 1&rsquo;15&rdquo; dal secondo classificato Ivan Cervantes.&nbsp;Oldrati nelle decisive ultime nove speciali ha ottenuto un secondo, due terzi, due quarti, un sesto, due ottavi e un nono tempo assoluto che gli hanno permesso di precedere Roman di otto secondi nella classifica finale.&nbsp;Questa la classifica della The Wall Extreme:1. Gomez (Spa-KTM); 2. Cervantes (Spa-KTM); 3. Oldrati (Ita-Husqvarna); 4. Roman (Spa-Husqvarna); 5. Balletti (Ita-Honda); 6. Philippaerts (Ita-Beta); 7. Soreca (Ita-Honda); 8. Pfeifer (Ita-Gas Gas); 9. Battig (Ita-Honda), mentre Alex Salvini (Beta) &egrave; stato costretto al ritiro per caduta.       

Alle spalle di Alfredo Gomez e Ivan Cervantes, il bergamasco Thomas Oldrati &egrave; il primo italiano all'arrivo della gara di enduro estremo disputata in Trentino

The Great Wall: podio per Oldrati

        Si chiama Wall Extreme ed &egrave; una gara di enduro estremo che si disputer&agrave; sabato 30 luglio nell&rsquo;impianto Metzeler Offroad Park di Pietramurata, a pochi chilometri da Trento. Prenderanno il via 90 piloti. Due le fasi della manifestazione:&nbsp; Alle 14.00 prologo, su un percorso accessibile a tutti i partecipanti con tre giri per un totale di 7 prove speciali,&nbsp;diverse rispetto alle prove estreme serali.&nbsp;PS1 sar&agrave; una Enduro Test nella pista dell&rsquo;OffroadPark,&nbsp;PS2 un Cross Test disegnato all&rsquo;interno della pista del Ciclamino.&nbsp;I piloti saranno suddivisi in tre gruppi con 40 partecipanti al via di una manche della durata di 3 giri. La PS3, novit&agrave; del 2016, verr&agrave; affrontata solo nel terzo e ultimo giro e si svolger&agrave; su una parte del percorso estremo della gara notturna.&nbsp; I primi 40 della classifica assoluta accederanno alla fase serale finale della Wall Estreme.&nbsp; Alla gara hanno gi&agrave; aderito team ufficiali: Honda RedMoto, con &nbsp;Giacomo Redondi, Davide Guarneri, Davide Soreca, Oscar Balletti, Alessandro Battig Beta Racing, con Alex Salvini, Johnny Aubert, Steve Holcombe. KTM Factory, con Jonny Walker, Alfredo Gomez, Ivan Cervantes. Prevista anche la presenza delle squadre Husqvarna Factory, TM Racing, KE Moto, Kawasaki-Lunigiana, BBM Husqvarna Motorcycles Italia.&nbsp; Alle 21.00 la fase finale vedr&agrave; al via i 40 qualificati con i primi 20 che passeranno il turno per le successive fasi. &nbsp; Possono partecipare al The Wall Extreme Enduro Race i piloti italiani in possesso di licenza fuoristrada FMI (tutte le specialit&agrave;) ad eccezione dei piloti FMI con solo licenza Lombardia; i piloti stranieri in possesso di licenza nazionale e relativo nullaosta, qualora la propria Federazione appartenga alla FIM Europe. Non sono ammesse moto da Trial. Sono obbligatorie le coperture da enduro omologate per la circolazione su strade pubbliche; non sono ammesse le coperture chiodate, cross e trial, come previsto dal Regolamento Sportivo dell&rsquo;Enduro. Gli iscritti sono suddivisi nelle seguenti categorie:  E1 (fino a 125cc 2 tempi e fino a 250cc 4 tempi) E2 (da 125cc a 250cc 2 tempi e da 250cc a 450cc 4      tempi) E3 (oltre 250cc 2 tempi ed oltre 450cc 4 tempi)  Info: &nbsp;www.thewallextreme.it &nbsp;       

Il 30 luglio nell'Offroad Park di Pietramurata, nel Trentino, appuntamento con una gara di enduro estremo

Enduro Wall Extreme

A pi&ugrave; di un mese dal fangoso Gran Premio del Portogallo, l&rsquo;EnduroGP si prepara a tornare in azione questo fine settimana per il terzo round della stagione a Grevena, una piccola citt&agrave; nel nord della Grecia a 180 km da Salonicco.  Dopo due Gran Premi, la classe EnduroGP &egrave; dominata da tre piloti sotto i 26 anni: Matthew Phillips, Mathias Bellino e Steve Holcombe. Phillips &egrave; al top della forma in questa stagione, offrendo subito a Sherco la tabella del leader della EnduroGP. Ma non pu&ograve; permettersi di rilassarsi con Holcombe e Bellino a soli cinque punti di distacco. Una delle rivelazioni della stagione 2016, Holcombe sembra essere sempre pi&ugrave; forte round dopo round. Dopo aver lottato nel fango di Gouveia, in Portogallo, Bellino punta a fare bene in Grecia. Il suo obiettivo &egrave; quello di riprendersi la tabella del leader della EnduroGP che aveva conquistato in Marocco.  Dietro questo trio Eero Remes rimane minaccioso. Con due podi al suo attivo, ha dimostrato di essere veloce, ma gli scarsi risultati in Marocco e Portogallo di apertura lo hanno relegato a 13 punti di distacco da Holcombe e Bellino. Sei punti dietro Remes c&rsquo;&egrave; il nostro Alex Salvini. Reduce da una vittoria impressionante in occasione della recente prova del Campionato Italiano Enduro, Salvini punta a trasferire questo slancio anche nel panorama mondiale in Grecia.  Da tenere d&rsquo;occhio anche il rookie americano Taylor Robert, al sesto posto nelle classifica generale davanti ad Antoine Basset e Nathan Watson.  Ci aspettiamo inoltre un ritorno alla ribalta di Ivan Cervantes, finora a secco di punti.  Nella Junior Class, Ventura, Mirabet, Garcia e Elowson dovranno accelerare il passo se vogliono rimanere in corsa per il titolo con il leader Giacomo Redondi, che dall&rsquo;inizio della stagione sta controllando completamente la categoria. Il nostro pilota &egrave; imbattuto e il suo rivale pi&ugrave; vicino, Ventura, &egrave; gi&agrave; 24 punti di distacco.  &nbsp; 

Oltre un mese dopo il GP del Portogallo, l&#39;EnduroGP si prepara al suo terzo round. In Grecia Alex Salvini cercher&agrave; la prima vittoria, Giacomo Redondi la conferma nella Junior

Enduro: Salvini e Redondi pronti per il GP Grecia

Tutto &egrave; pronto per il debutto della stagione 2016 del mondiale Enduro che prende il via questo weekend e che per la prima volta si correr&agrave; in in Marocco ad Agadir. Altra novit&agrave;, ancora pi&ugrave; succulenta, &egrave; la presenza della&nbsp; nuova categoria EnduroGP che &egrave; di fatto una classifica assoluta delle classi E1, E2, E3, mentre dal 2017 diventer&agrave; una vera e propria classe e&nbsp; raggrupper&agrave; le moto 2T di 250 e 300cc e le 4T di 300, 350, 450 e 500 cc. Il mondiale avr&agrave; quindi, dall'anno prossimo, meno classi: la E1 (per le 2T 125 e le 4T 250) e la EnduroGP, oltre alla EJ "Under 23&rdquo; e la EY 125 2T &ldquo;Under 21&rdquo;.  Da tenere d'occhio il nostro Alex Salvini che dopo il titolo iridato della E2 vinto nel 2013 e i due secondi posti del 2014 e 2015, quest&rsquo;anno punta all'iride in sella alla&nbsp; Beta 430 RR. Attesi protagonisti anche Davide Guarneri,&nbsp; Christophe Nambotin, Mathias Bellino, Loic Larrieu, Robert Tailor, Cristobal Guerrero e il quattro volte idiridato Ivan Cervantes. Nella E3, i nostri Manuel Monni eThomas Oldrati se la vedranno soprattutto con Johnny Aubert.  La pista &egrave; lunga 58 km e si snoda intorno ad Agadir: i piloti dovranno percorrerla tre volte nei due giorni d gara, con un controllo orario situato nel paddock, che sar&agrave; nella Piazza Al-Amal di Agadir. L'enduro Test, vicino a Aourir, &egrave; molto insidioso e tecnico, mentre il Cross test sar&agrave; situato vicino allo stadio di Adrar. L'Xtreme Test dovrebbe offrire delle belle immagini: si svolger&agrave; infatti vicino alla Casbah Oufella, che guarda su Agadir e sull'Oceano. Fiammetta La Guidara

Per la prima volta si correr&agrave; in in Marocco, ad Agadir. Altra novit&agrave;, ancora pi&ugrave; succulenta, &egrave; la presenza della nuova categoria EnduroGP

Mondiale Enduro pronto allo start

C'&egrave; la firma sul contratto. Nel 2016 Ivan Cervantes correr&agrave; ancora con KTM, Casa con cui il quattro volte campione del mondo spagnolo ha lavorato per buona parte della sua carriera.  Alex Doringer, KTM Division Manager Enduro e Rally, ha cos&igrave; commentato l'accordo: "Siamo molto felici di continuare ad avere Ivan nel nostro team di enduro. L'esperienza di Cervantes &egrave; preziosa. Ivan &egrave; un grande campione ed un ambasciatore per il nostro sport".  Il 2015 di Cervantes &egrave; iniziato in salita, a causa di un infortunio alla spalla destra, che ha costretto lo spagnolo a saltare alcune tappe del WEC. Prima l'operazione chirurgica, poi la riabilitazione ed ora la notizia che nel 2016 Cervantes sar&agrave; ancora un pilota ufficiale.  Gli obiettivi del costruttore austriaco e del campione spagnolo sono ambiziosi. Si &egrave; anche parlato della Dakar. Non c'&egrave; nulla di certo, per&ograve;, se Cervantes raggiunger&agrave; un perfetto stato di forma, la sua partecipazione al Rally pi&ugrave; famoso ed impegnativo del mondo potrebbe diventare realt&agrave;..

KTM rinnova con Cervantes

E' stato reso noto l'elenco dei partecipanti alla Superprestigio, la invernale gara di dirt-track che ogni anno si disputa nel periodo invernale a Barcellona.  Tra gli iscritti ci sono anche i fratelli Marc e Alex Marquez, i nostri Enea Bastianini e Lorenzo Baldassarri, Troy Bayliss, Tito Rabat, Mika Kallio e Toni Elias. Due le classi, con la Open che schiera anche il campione del mondo di Supermotard Thomas Chareyre. L'appuntamento al Palau Sant Jordi di Barcellona, sabato 13 dicembre.  Qui il video di presentazione.    Superprestigio:  1 Remy Gardner Aus Suzuki2 Johann Zarco Fra Yamaha3 Lorenzo Baldassarri Ita KTM4 Kenny Noyes Usa Kawasaki5 Albert Arenas Esp KTM6 Alex Marquez Esp Honda7 Dani Ribalta Esp KTM8 Xavier Simeon Bel Suzuki9 Troy Bayliss Aus KTM10 Marcel Schrotter Ale KTM11 Toni Elias Esp Honda12 Enea Bastianini Ita Honda13 Mika Kallio Fin Suzuki14 Bradley Smith GBR Yamaha15 Scott Redding GBR Honda16 Tito Rabat Esp Honda17 Julian Simon Esp Honda18 Jordi Torres Esp Honda19 Luca Marconi Ita Honda20 Ricky Cardus Esp Yamaha21 Gabriel Rodrigo Esp KTM22 Marc Marquez Esp Honda23 Jonas Folger Ale Honda24 Christian Iddon GBR SuzukiOpen:1 Jared Mees Usa Honda3 Jose Pedro Gomez Esp Yamaha4 Thomas Chareyre Fra TM6 Brad Baker USA Honda8 Guy Martin GBR Honda6 Francesco Cecchini Ita Honda7 Jaume Gaya Esp Honda8 Tim Neave GBR Honda9 Angel Grau Esp Suzuki17 Gerard Bailo Esp Suzuki11 Franc Serra Esp KTM12 Jose Luis Martinez Esp Yamaha13 Ivan Cervantes Esp KTM14 Oliver Brindley GBR Kawasaki15 Alan Birtwistle GBR Kawasaki16 Shayna Texter USA Honda17 Joel Lozano Esp Yamaha18 Tom Neave GBR Honda19 Ferran Cardus Esp Pursang20 Aidan Collins GBR Honda21 Raul Cardona Esp Kawasaki22 Taddy Blazusiak Pol KTM23 Fabrizio Vesprini Ita Honda24 Joonas Kylmakorpi Fin Fiammetta La Guidara

Sabato 13 dicembre a Barcellona la "classica" invernale di Dirt-Track Superprestigio. Dieci i campioni del mondo in pista. Ecco il video di presentazione

Superprestigio: ci sono anche i Marquez!

La tappa del mondiale di enduro a Lumezzane ha portato all'assegnazione di due titoli, con Christophe Nambotin e Pela Renet (nella foto) incoronati rispettivamente campioni del mondo in Enduro 1 Enduro 2. La seconda giornata di gare a del GP d'Italia &egrave; stata caratterizzata dalle piogge torrenziali, dalle quali&nbsp; Nambotin e&nbsp; Renet hanno avuto i migliori risultati. Si &egrave; trovato ben a suo agio anche il nostro Alex Salvini, che ha replicato la vittoria della prima giornata, infilando il secondo successo stagionale.  Nella classe Enduro 3, il leader della classifica iridata Matt Phillips, su KTM, si &egrave; fratturato un piede nel primo giro e al comando &egrave; andato il nostro Oscar Balletti, che ha conquistato la vittoria di giornata. "E' un risultato incredibile per me", ha detto l'italiano della KTM. "E' la mia prima vittoria in assoluto nel mondiale enduro - sono felicissimo". Risultati a sopresa anche per l'ex campione del mondo della classe E3, David Knight, che &egrave; tornato dopo 12 mesi di assenza dal mondiale, e si &egrave; piazzato in una brillante seconda posizione davanti al francese Jeremy Joly. Non &egrave; riuscito, invece, a capitalizzare l'uscita di Phillip il suo rivale nel mondiale, Ivan Cervantes, quinto al traguardo alle spalle di Simone Albergoni.  Nella classe E1, Nambotin non aveva bisogno di lottare per la vittoria per assicurarsi matematicamente il mondiale. Ma il francese ha conquistato anche la vittoria della giornata. "Questo &egrave; un momento molto speciale per me", ha detto il neocampione. "Correre nella E1 &egrave; stata una grossa sfida pe me - &egrave; stata dura, ma ho dato sempre il 100%". Seconda posizione per lo spagnolo Cristobal Guerrero, davanti ad un Thomas Oldrati al suo primo podio della stagione.  Nella  Enduro 2 Alex Salvini ha infilato la seconda vittoria del weekend, suggellando una indimenticabile gara di casa. "E' stato un weekend perfetto", ha detto Salvini. "Le condizioni erano difficili, ma ho mantenuto la concentrazione e ho fatto quello che serviva per vincere. Congratulazioni anche a Pela per aver vinto il titolo, ha fatto una stagione ottima". Seconda posizione per lo spagnolo Lorenzo Santolino, mentre a Pela Renet &egrave; bastato il terzo posto per aggiudicarsi il mondiale. "Non c sono parole per descrivere questo momento", ha detto Renet. "Oggi &egrave; stata dura con la pioggia, ma mi sono concentrato sulla corsa per il titolo. E' il mio secondo mondiale, ed &egrave; fantastico".  Nella Enduro Junior sul gradino pi&ugrave; alto del podio &egrave; salito Daniel McCanney, che ha preceduto Giacomo Redondi e il francese Loic Larrieu.  Lunga pausa ora per il mondiale Enduro, che si concluder&agrave; con il GP di Francia, nel weekend del 13 e 14 settembre. Fiammetta La Guidara

Due titoli assegnati al GP d'Italia di Lumezzane. Alex Salvini sigla la doppietta in E2

Enduro: Nambotin e Renet campioni del mondo

Nel primo giorno di mondiale Enduro a Lumezzane, nella classe E2, il campione in carica Alex Salvini ha siglato la sua prima vittoria stagionale. Salvini ha conquistato la leadership della gara verso la fine del primo giro ed &egrave; rimasto davanti a tutti fino alla conclusione della giornata "E' fantastico tornare a vincere ed &egrave; perfetto riuscire a farlo proprio in Italia", ha confermato Salvini. "E' stata una stagione difficile e speriamo che questa vittoria dia l'avvisio ad una serie positiva". Secondo il francese Pela Renet, nonostante una partenza nn troppo brillane, mentre lo spagnolo Lorenzo Santolino, ha conquistato il suo primo podio in E2.&nbsp; Peccato per la caduta di Blazusiak, terzo per la prima met&agrave; della giornata e alla fine quarto al traguardo davanti allo spagnolo Oriol Mena.  Nella classe E3 l'australiano Matt Phillips su KTM era partito con una missione e l'ha portata a termine chiudendo vittorioso la prima giornata. Siglando il giro veloce nel primi sei delle nove prove di giornata, Phillips si &egrave; costruito un vantaggio che lo ha reso imprendibile e non &egrave; mai pi&ugrave; stato messo in discussione. "Sono felicissimo di come sia anata - ha detto Phillis - Dall'inizio sapevo cosa dovevo fare e ho spinto molto per andae subito davanti. Vincere &egrave; una bellissima sensazione". Alle sue spalle, la lotta per i restanti gradini del podio &egrave; stata intensa. L'estone Aigar Leok &egrave; rimasto a lungo al secondo posto, puntando a quella che sarebbe stata la sua miglior prestazione stagionale, ma un errore nelle ultime fasi gli &egrave; costato il piazzamento. A capitalizzare lo sbaglio di Leok &egrave; stato lo spangolo Ivan Cervantes, che ha conquistato la seconda piazza proprio davanti a Leok, al suo primo podio della stagione. A quattro ssecondi da Cervantes ha chiuso il francese Jeremy Joly, davanti al nostro Simone Albergoni, ottimo quinto sulla KTM.  In Enduro 1 il leader del campionato, Christophe Nambotin &egrave; stato saldamente al comando fin dal via. "Ho guidato forte, non ho commesso e errori, e mi sono assicurato la vittoria. Speriamo di poter vincere il mio primo titolo in E1&nbsp; gi&agrave; domani", ha concluso Nambotin. Seconda piazza per Anthony Boissiere davanti al finlandese Eero Remes, mentre il nostro Thomas Oldrati ha chiuso in quanta posizione alle spalle di Cristobal Guerrero.  Nella Enduro Junior vittoria per Giacomo Redondi, davanti a Daniel McCanney e Alessandro Battig. Fiammetta La Guidara

L'italiano ha colto la prima vittoria stagionale nella classe E2. Oggi la seconda giornata di gare

Mondiale Enduro Lumezzane: vince Salvini

Le vie di Lumezzane cominciano a riempirsi dei colori del Mondiale. Nel fine settimana la localit&agrave; gi&agrave; teatro della Sei Giorni del '97, ospiter&agrave; il penultimo weekend di gare del Mondiale d&rsquo;Enduro, che potrebbe diventare lo spartiacque della stagione iridata 2014 e assegnare i primi titoli.  La classe E1 &egrave; dominata da Cristophe Nambotin (KTM). Il francese, imprendibile nelle prime due gare (Spagna e Portogallo), dal GP di Grecia in poi ha diviso i successi con Eero Remes (TM). Il finlandese ha dimostrato che Nambotin non &egrave; imbattibile, anche se&nbsp; il vantaggio accumulato nella prima parte del Torneo favorisce ancora il Pilota ufficiale KTM, che a Lumezzane potrebbe chiudere la partita. Il GP vivr&agrave;, oltre che sul duello tra i due fuoriclasse, anche sull&rsquo;attesa generata dalla presenza dei 3 italiani della categoria: Oldrati, Moroni e Micheluz, che giocano in casa e ambiscono a un posto tra i primi 5 della graduatoria finale.  La E2 &egrave; la classe pi&ugrave; incerta del Mondiale 2014, in bilico gi&agrave; dall&rsquo;inizio per l&rsquo;infortunio del campione del mondo in carica, Alex Salvini (su Honda, nella foto), costretto ad inseguire. La battaglia si &egrave; innescata tra Antoine Meo (KTM), Pierre-Alexandre Renet (Husqvarna), Johnny Aubert (Beta) e lo stesso Salvini, e nonostante la distanza ravvicinata in ogni GP, fino al Gran Premio di Grecia Meo era al comando della generale. Il quattro volte campione del mondo si infortunava per&ograve; seriamente nella prima giornata del GP di Finlandia, aprendo un varco per gli avversari. La situazione ora vede Pierre-Alexandre Renet in testa, con un buon margine su Aubert e Salvini, che &egrave; risalito al terzo posto.  Anche la E3 ha cambiato volto nel corso del Campionato. Fino a met&agrave; in testa c&rsquo;&egrave; stato lo spagnolo Ivan Cervantes (KTM), inseguito per&ograve; da Matthew Phillips, gi&agrave; campione del mondo Junior nel 2013. In Finlandia il &ldquo;break&rdquo;, con l&rsquo;infortunio subito da Cervantes, che ha limitato i danni ma &egrave; stato costretto a cedere la testa della classifica a Phillips nel successivo GP di Svezia. Cervantes, ormai ristabilito, in Italia ripartir&agrave; alla carica. A Lumezzane &egrave; atteso anche un segnale da parte di Simone Albergoni, che prover&agrave; a far bene sul terreno di casa.  Gli italiani tornano protagonisti quando si parla delle Classi Junior Youth Cup. Giacomo Redondi &egrave; in pieno inseguimento dell&rsquo;inglese Daniel McCanney per il Titolo della EJ, mentre Davide Soreca, Pilota Giovani Off Road FMI (Yamaha) tenter&agrave; a Lumezzane l&rsquo;aggancio e il sorpasso dell&rsquo;inglese Albin Elowson, attuale leader della Youth Cup.

Nel fine settimana &egrave; in calendario il penultimo round del Mondiale: potrebbe diventare lo spartiacque della stagione iridata 2014 e assegnare i primi titoli

Mondiale Enduro a Lumezzane

  Alex Salvini (HM-Honda 450 4T) si &egrave; preso la rivincita domenica nella seconda conclusiva giornata del GP di Romania a Buzau, ottenendo una brillante prima posizione nella classe E2 precedendo il campione del mondo in carica della E2, Pierre Renet (Husaberg 450 4T) al termine di una lunga battaglia che ha visto protagonisti anche Johnny Aubert (KTM 450 4T) e Ivan Cervantes (KTM 350 4T), terminati nell&rsquo;ordine.  Nella E1 nuova vittoria per Antoine Meo (KTM 250 4T) davanti ancora a Juha Salminen (Husqvarna 250 4T).  Nella E3 doppietta per Christophe Nambotin (KTM 300 2T) con il nostro Deny Philippaerts (Beta 300 2T) quinto. Nella EJ vittoria dell&rsquo;australiano Matthew Phillips (Husqvarna 310 4T) davanti allo spagnolo Mario Roman (Husaberg 250 4T). Quarta posizione per Giacomo Redondi (KTM 250 4T). Tra le donne nuova vittoria di Laia Sanz (KTM 350 4T), mentre nella Ey doppietta dell&rsquo;inglese Jamie McCanney (Husaberg). Sabato e domenica si replica con il GP di Grecia in programma a Kastoria a circa 200 a nord di Salonicco.      Dario Agrati        Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=&rdquo;//platform.twitter.com/widgets.js&rdquo;;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,&rdquo;script&rdquo;,&rdquo;twitter-wjs&rdquo;);  

GP Romania: rivincita Salvini

      Alex Salvini ha dominato la trasferta in Portogallo, quarta prova del Mondiale enduro. Ecco la cronaca delle due giornate.        SABATO. Il pilota bolognese del team HM-Honda Zanardo ha dominato dall&rsquo;inizio alla fine la E2 malgrado i continui attacchi dello spagnolo Ivan Cervantes (KTM 350 4T) finito secondo. Terza e quarta in questa classe per i francesi Johnny Aubert (KTM 450 4T) e Pierre Renet (Husaberg 450 4T), scivolati entrambi nel corso della prima speciale in linea sull&rsquo;erba bagnata dalla pioggia. Nona posizione per Oscar Balletti (KTM 350 4T).    Nella E1 vittoria sofferta fino all&rsquo;ultimo per Antoine Meo (KTM 2504T) primo davanti a Juha Salminen (Husqvarna 250 4T) e Eeero Remes (TM 250 4T). Meo &egrave; infatti caduto nella prima speciale in linea rendendosi protagonista di un grande recupero dopo essere ripartito dalla nona posizione.  Ottavo, Thomas Oldrati (Husaberg 250 4T) in difficolt&agrave; sulle speciali molto veloci che hanno favorito gli ex crossisti, mentre Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) ha chiuso undicesimo davanti a Maurizio Micheluz (Suzuki 250 4T).  Vittoria di Christophe Nambotin (KTM 300 2T) nella E3 con Aigar Leok (TM 300 2T) secondo e il portoghese Luis Correia (Beta 300 2T) terzo. Ottimo quarto Manuel Monni (KTM 300 2R) e ottavo Deny Philippaerts (Beta 300 2T).  Nella EJ si &egrave; imposto l&rsquo;australiano Matthew Phillips (Husqvarna 310 4T) con il portoghese Luis Oliveira (Yamaha 250 4T) secondo e lo spagnolo Mario Roman (Husaberg 250 4T) terzo.  Quinta posizione per Giacomo Redondi (KTM 250 4T) attardato proprio all&rsquo;ultima speciale da un&rsquo;infiltrazione d&rsquo;acqua nella cassa filtro. Settimo Rudy Moroni (KTM 125 2T), nono Nicol&ograve; Mori (Beta 400 4T) e undicesimo Gianluca Martini (Beta 300 2T). La 125 2T &ldquo;Under 20&rdquo; ha visto l&rsquo;affermazione dell&rsquo;inglese Jamie McCanney (Husberg). Quarta posizione per Davide Soreca (Yamaha) davanti a Dawid Ciucci (KTM). Nono, Matteo Bresolin (KTM), undicesimo Nicol&ograve; Bruschi (Yamaha) e dodicesimo Nicholas Trainini (Husaberg).      DOMENICA: Salvini si &egrave; ripetuto, facendo nuovamente sua la prima posizione della E2 e la vittoria assoluta, la quinta dall&rsquo;inizio del mondiale dopo le tre centrate a marzo in  Sud America nei GP del Cile e Argentina.  Dietro Salvini nulla da fare per Ivan Cervantes (KTM 350 4T) che ha preceduto nell&rsquo;ordine Pierre Renet (Husaberg 450 4T) e Johnny Aubert (KTM 450 4T). Nella E1 si &egrave; imposto Antoine Meo (KTm 250 4T) davanti al sorprendente ex cronista Antoine Boissiere (Sherco 250 4T).  Gara tutta da incorniciare per Thomas Oldrati (Husaberg 250 4T), quarto a un soffio dal podio dopo essersi giocato la seconda posizione per una caduta nella seconda speciale estrema. Doppietta di Christophe Nambotin (KTM 300 2T) nella E3 con Manuel Monni (KTM 300 2T) ottimo quarto e Deny Philippaerts (Beta 300 2T) sesto.  Nella EJ vittoria di Matthew Phillips (Husqvarna 310 4T). Secondo Giacomo Redondi (KTM 250 4T) protagonista di una prova concreta e positiva. Settimo Rudy Moroni (KTM 125 2T) caduto alla terzultima speciale mentre stava lottando per il podio.  Ottavo Martini (Beta 300 2T), nono Mori (Beta 400 4T),  tredicesimo D&rsquo;Ambrosio (Yamaha 450 4T). Nella 125 2T &ldquo;Under 20&rdquo; prima posizione per Jamie McCanney (Husaberg) con Dawid Ciucci (KTM) terzo e Davide Soreca (Yamaha) quarto. Tra le donne vittoria della Sanz (KTM 350 4T) arrivata in nottata a Torres Vedras dop aver orso gli X Games sabato a Barcellona ed intascato il premi di 20mila Euro per la sua vittoria.            COSI&rsquo; IN CAMPIONATO DOPO 4 GP        E1 - 1. Meo punti 151; 2. Seistola 117; 3. Salminen 116; 3. 4. Remes 105; 5. Oldrati 85; 6. Joly 71; 7. Albergoni 68; 8. Deparrois 65; 9. Guerrero 60; 10. Micheluz 54.  E2 - 1. Salvini punti 149; 2. Cervantes 134; 3. Renet 121; 4. Aubert 116; 5. Guerrero V. 80; 6. Mena 78; 7. Santolino 64; 8. Basset 62; 9. Knight 44; 10. Balletti 42.  E3 - 1. Nambotin punti 150; 2. Ljunggren 116; 3. Leok 115; 4. Correia 102; 5. Monni 97; 6. Philippaerts 68; 7. Kehr 65; 8.  Fortunato 55; 9. Planet 50; 10. Tarkkala 48.  EJ - 1. Phillips punti 143; 2. Redondi 126; 3. Mc Canney 102; 4. Roman 91; 5. Oliveira 89; 6. Larrieu 75; 7. Kvarnstrom, Moroni 72; 9. Mori 66; 10. Edlund 38.  EY - 1. McCanney punti 154; 2. Elowson 110; 3. Herrera 102; 4. Ciucci 84; 5. Bresolin 82; 6. Borjesson 68; 7. Nogueira 67; 8. Trainini 55; 9. Soreca 50; 10. Herrera D. 35.  EW - 1. Gardiner punti 67; 2. Sanz, Daniels 60; 4. Berrez 48; 5. Wilson 43; 6. Rossat 42; 7. Fournel 41; 8. Romero 18; 9. Jardine 17.      Dario Agrati        Segui @motosprint    !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=&rdquo;//platform.twitter.com/widgets.js&rdquo;;fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,&rdquo;script&rdquo;,&rdquo;twitter-wjs&rdquo;);  

Super Salvini in Portogallo

  Seconda conclusiva giornata del GP di Spagna a Puerto Lumbreras con ancora in grande evidenza Alex Salvini (HM-Honda 450 4T) ed il giovane Giacomo Redondi (KTM 250 4T) entrambi secondi rispettivamente nella classe E2 e EJ.  Particolarmente avvincente &egrave; stata la lotta che ha visto Salvini in lotta fino all'ultima speciale per il secondo gradino del podio con Pierre Renet (Husaberg 450 4T), mentre oggi Ivan Cervantes (KTM 350 4T) &egrave; risultato veramente imprendibile.  Nella E1 &egrave; ritornato alla vittoria Antoinbe Meo (KTM 250 4T) precedendo Eero Remes (TM 250 4T) e Juha Salminen (Husqvarna 250 4T).            Nulla da fare per Simone Albergoni (HM-Honda 250 4T) settimo e Thomas Oldrati (Husaberg 250 4T) nono.  Nella E3 doppietta per Christophe Nambotin (KTm 300 2T) davanti allo svedese Ljunggren (Husaberg 300 2T). Sesto Manuel Monni (KTM 300 2T) dopo la seconda posizione di sabato, mentre Deny Philippaerts (Beta 300 2T) &egrave; finito ottavo. Con Redondi secondo, la EJ ha visto l'affermazione dell'australiano Phillips (Husqvarna 310 4T).  Nella EY doppietta per l'inglese McCanney (Husaberg) con Dawid Ciucci (KTM) ottimo terzo davanti a Davide Soraca (Yamaha) e Matteo Bresolin (KTM).  COSI' IN CAMPIONATO DOPO TRE GP  E1 - 1. Meo punti 111; 2. Salminen 90; 3. Seistola 89; 4. Remes 79; 5. Oldrati 64; 6. Albergoni 58; 7. Joly 56; 8. Deparrois 52; 9. Guerrero 43; 10. Boissiere 41; 11. Micheluz 33.  E2 - 1. Salvini punti 109; 2. Cervantes 100; 3. Renet 93; 4. Aubert 88; 5. Guerrero V., Mena 58; 7. Basset, Santolino 46; 9. Knight 44; 10. Balletti 35.  E3 - 1. Nambotin punti 110; 2. Ljunggren 97; 3. Leok 87; 4. Correia 72; 5. Monni 71; 6. Kehr 53; 7. Philippaerts 50; 8. Fortunato 40; 9. Planet, Thain 39.  EJ - 1. Phillips punti 103; 2. Redondi 98; 3. Mc Canney 86; 4. Roman 65; 5. Kvarnstrom 62; 6. Oliveira 59; 7. Moroni 54; 8. Mori 52; 9. Larrieu 47.  EY - 1. McCanney punti 114; 2. Herrera 95; 3. Elowson 76; 4. Bresolin 65; 5. Ciucci 58; 6. Borjesson 55; 7. Nogoeira 49; 8. Trainini 45.  EW - 1. Sanz punti 40; 2. Daniels 32; 3. Gardiner 30; 4. Berrez 28; 5. Rossat 21; 6. Wilson 20; 7. Romero 18; 8. Fournel 9.

&nbsp;Grande prova anche di Redondi(in foto)&nbsp;

87 risultati per ' Ivan Cervantes'